Musicoterapia in acqua
La musicoterapia in acqua è una disciplina che si avvale della stimolazione della musica sotto la forma di canto, dell’ascolto e della pratica strumentale musicale in un ambiente piacevole e liberatorio come l’acqua. L’essere avvolti ed immersi in una piscina di acqua calda, ci riporta all’origine delle nostre emozioni e ne facilita maggiormente la loro liberazione ed espressione. Questa terapia ha dunque molte potenzialità perché ci permette di “conoscere l’ambiente attraverso l’intero corpo libero e consapevole”, grazie anche al galleggiamento fisiologico e alla sua facilità di movimento, rendendo maggior efficacia alla sua espressività, libertà e creatività.
Tutti possono beneficiare di questa disciplina: dalla preparazione al parto (percorso prenatale), alla stimolazione multisensoriale neonatale (percorso neonatale), al recupero delle competenze cognitive ed emotive nell’anziano, alla ricerca di benessere e relax, alla persona “diversamente abile” che ha bisogno costantemente di una terapia idonea e riabilitativa sia fisica che psichica.
Di conseguenza, questa terapia è consigliata a tutti coloro che hanno sia delle difficoltà di apprendimento (ADHD, sindromi genetiche, difficoltà nel linguaggio, sindrome dello spettro autistico, stati di ansia, difficoltà nella gestione delle emozioni, con deficit sensoriali) che a coloro che hanno delle patologie neurologiche motorie (PCI infantile, forme di tetraplegia, emiparesi, sindromi genetiche).
La seduta, per la persona diversamente abile è mono settimanale ed è personalizzata; si svolge sotto forma ludica e accogliente. Attraverso le tecniche musicali (quali la melodia, i ritmi, suoni liberi e indirizzati, vocalizzazioni), il gioco simbolico e il percorso psicomotorio (dove è necessario) e altre attività inerenti, si crea un ambiente ricco di stimoli. L’attività ha, tra i suoi innumerevoli obiettivi, quella di liberare eventuali paure e frustrazioni, di motivare, di esprimersi liberamente col corpo, di sviluppare e migliorare le capacità attentive, di comunicare con un linguaggio verbale e non, di affrontare tappe evolutive con continui stimoli cognitivi (sotto forma multisensoriale) sempre senza alcun giudizio. Questa terapia è frutto della continua formazione e ricerca della docente.